Code d'oro

CODE D'ORO


C'era una volta, ebbene si' ogni tanto bisogna che le favole comincino in modo tradizionale, c'era una volta una principessa. Una principessa che, avete prontamente aggiunto voi, viveva in un castello. I dettagli immaginateveli voi. Quanti torrioni? Aveva i merli? Era stondato, esagonale oppure un quadrilatero? O magari era...fate voi.

Annoiata, la nostra principessa si guardava nello specchio. Poi buttava un occhio fuori dalla finestra per tornare ad acciambellarsi sul letto a baldacchino. Sbuffando come un treno a vapore. Che non era stato ancora inventato ovvio. Perchè annoiata? Ancora non erano stati inventati quegli aggeggi rettangolari che si dovevano attaccare al muro con un filo se, drammi di altri tempi, si scaricavano, e che magicamente si illuminavano al tocco di un pulsante. E facevano anche originali trilli.

Il ritrattista ufficiale del Regno quella mattina l'aveva rimandata presto a casa. Non era proprio giornata per continuare il ritratto. Beh si', forse poteva anche passare alla storia intitolandolo 'La Principessa Imbronciata' ma non aveva l'ardire di affrontare la Sovrana Madre. Gli avrebbe tirato dietro pennelli e paletta. Anche se nel segreto delle stanze reali quel broncio se lo coccolava. Sul volto reale paterno aveva un che di maestoso, invece.

Si rinfilo' le scarpette di raso e corse giu' per gli scaloni. Di nuovo a voi il compito di decidere quanti e come erano. Noi, intanto, siamo arrivate al ponte levatoio. Fece segno al guardiano di aprirlo e con un mezzo sorriso gli passo' davanti come una saetta. Dritta dritta verso il suo angolo preferito del giardino. E li', a fatica dobbiamo dire ora, comincio' a sgranocchiare una mela.

Le contava e poi ne coglieva una. Morbide, rosse, e succose. Ma non era facile ora che qualche dente le mancava. Dentino, da latte. Sarebbero ricresciuti belli e piu' forti di prima. Se mangiava tante mele, cosa che comunque le piaceva sempre fare.

Solo le rosse pero'. Le gialle e le verdi non le piacevano. Quelle se le sbafavano i fratelli.


Pensosa, Piedino d'Oro, comincio' a farne ruzzolare una con la punta del piede. Un piccolo colpo. Un pensiero. Un colpettino. Un pensiero. E fu cosi' che, senza accorgersene, si trovo' fuori dal giardino e giu' lungo un sentiero. Sempre avanti facendo ruzzolare pensieri e mela.

Le ore passavano, ma lei non se ne accorgeva. I fratelli si', se ne accorsero, e non vedendola tornare all'ora consueta della cena andarono a cercarla. Fortuna volle che, non appena si misero in sella ai loro cavalli, atterro' il piccione viaggiatore. Con un click del becco attiro' la loro attenzione. L'aveva vista incamminarsi oltre l'acero del pratone e poi girare intorno al laghetto e ...poi? E poi l'aveva persa di vista. Li saluto'.

Quasi si dimenticava. La risposta della Principessa Zuccherina. Purtroppo era impossibilitata a venire al ballo di compleanno. Ancora non si era rimessa dal tremendo raffreddore e sarebbe stato poco elegante presentarsi con un nasino rosso come una bacca. Soprattutto considerato che sarebbe stato presente il Principe Cardamomo. Principe che si sarebbe, invece, sentito onorato di poter offrire il suo fazzoletto al dolce, seppur colante, nasino della sua bella.

Ma qui ci perdiamo dietro ad un'altra storia.

Piedino d'Oro stava camminando ancora, quando all'improvviso la noto'. La noto' e segui'. Poi rapido come un fulmine si calo' dal cielo e l'afferro' per le sue belle code bionde color oro. E su via sempre piu' in alto sempre piu' in alto fino a sparire fra le nuvole.

I due fratelli arrivarono trafelati. Avevano trovato un fermaglio e poi avevano seguito la traccia lasciata dalla mela. Fino al punto dove si arrestava.

"Psssst" sussurrarono Mr e Mrs Poppy

"Psssst cercate Code d'Oro?"

"Si' " risposero ansiosi i due.

"Mr Hawk l'ha presa con se'. Non appena l'ha vista si e' invaghito di lei e l'ha portata nel suo Regno Dorato." Indicarono un punto all'orizzonte.

"Ed ora?"

"Ed ora..." continuò atterrando Sir Falcon "ed ora posso provare ad intercedere per voi." Poi sali' in volo verso il cielo mentre Mr e Mrs Poppy li salutavano rapidamente e se ne tornavano nella loro casa sotto le more.

I due fratelli aspettarono. Quando torno' giu' li guardo' sconsolati. "Non e' impossibile, ma l'impresa e' ardua. Vedete quel melo laggiu'? Quello che sporge sul precipizio? Dovete cogliere tutte le mele e poi fare centro nel suo cerchio dorato. Se farete centro con tutte, allora vostra sorella tornera' al castello...altrimenti..."


"Altrimenti?" Ma era gia' scomparso sotto le fronde del suo nascondiglio con un battito potente delle ali.

I due si guardarono e poi si misero all'opera. A fatica riuscirono a cogliere tutte le mele aiutandosi fra di loro.

Poi cominciarono a lanciarle verso il cerchio dorato. Ma, ahime' ,chissa' chi dei due sbaglio' la mira con l'ultima e in un batter d'occhio furono trasformati in due gabbiani che ancora oggi volteggiano cercando di arrivare lassu' in quel cerchio dorato per riprendersi la sorella.