Ghiacciolina

Mise il nasino fuori di casa. Pungente il giusto. Si avvio' per il sentiero andando incontro alle sue amiche, Brina e Rugiada, che gia' l'aspettavano. Si incamminarono, poi, tutte insieme lungo la strada guardandosi intorno curiose come sempre.

"Forza pigrone! Sbrigatevi!" puntando lo sguardo verso il sole che occhieggiava caldo all'orizzonte accucciato su un avvallamento collinare.

Rugiada e Brina, pero', si erano gia' appoggiate stanche qualche passo piu' indietro su una foglia ed un ramo. Ghiacciolina, invece, procedeva di buon passo annusando l'aria intorno.

"Che strano..." penso' fra se' e se' notando che prima di appoggiare i propri piedi, due orme le comparivano davanti, quasi indicandole il percorso da compiere. Curiosa le segui'. Provo' a puntare un piede verso destra, ma le orme comparvero nella direzione opposta.

Un passo dopo l'altro lungo il sentiero appena innevato, arrivarono ad un ponticello che si allungava sul bosco. Esitante, Ghiacciolina le segui'. Una punta dopo l'altra e con grandissima cautela si ritrovo' al di la' del dirupo mantenendosi in precario equilibrio. Un ultimo passo e poso' la suola su una radura. Prima una poi l'altra. Tiro' un sospiro di sollievo.

Le orme scomparvero. E adesso? Si guardo' intorno.

Una folata di vento improvviso la fece ruzzolare in un angolo. Poi la vide arrivare piroettante, le braccia allungate nell'aria, la testa persa chissa' dove e uno sfavillio di verde che le ruotava intorno. Una sempreverde, penso' Ghiacciolina...

Un attimo dopo lo vide discendere minaccioso con i suoi rami scuri, aperto come una bocca di fuoco pronta a divorarla. E dietro a lui, a stretta distanza fra di loro, altri due alberi che parevano stare uno sulle spalle dell'altro. Rami aperti in disperazione il primo, l'altro con un ramo per farsi ombra e scrutare meglio alla distanza. L'avevano persa.

"Di la' di la' " sembravano indicare due vecchi faggi mentre una scia di rami seguivano i due come una cascata lungo il fianco del monte.

Ghiaccolina se ne stava nel suo angolo, occhi sgranati ad osservare la scena. Improvvisamente tutto si fermo' e il bosco si agito' in una fragorosa risata. Tutti gli alberi ricomparvero e, allineatisi come a teatro, si inchinarono alla spettatrice in attesa degli applausi. Rimessasi dalla paura, Ghiacciolina applaudi' fragorosamente.

Gli alberi si inchinarono un' ultima volta e poi, accompagnadosi con un ramo nell'ultima riverenza, se ne tornarono al loro posto.

E fu cosi' che lo vide. Appollaiato comodo su una roccia e appoggiato ad un tronco che stava dietro a mo di trono. La guardava infuocato. Un rospo rosso fiammante. Un cenno della zampa ed un grande albero dai rami neri comparve. In men che non si dica lancio' una coperta azzurro cielo costellata di batuffoli bianchi. Avvvoltala la porto' via seguendo il rospo fino alla sua tana.

Subito si scuso'. L'aveva spaventata? Beh, un po'...Non voleva non voleva davvero. Abbasso' il muso. Ghiacciolina glielo rialzo' prontamente, con un ardore sconosciuto che la sorprese. Si ritrasse.

Lo guardo' in silenzio. Il rospo rimase in silenzio qualche minuto, anche se si vedeva che gliene passavano mille per il testone rosso fiammante. Si guardo' intorno, poi poso' gli occhi su Ghiacciolina che lo guardava titubante si', ma con una fiammellina negli occhi.

Senza bisogno di dirsi nulla, alzarono rispettivamente una zampa ed una puntina. Si toccarono. Un servitore prontamente accorse con un rametto munito di foglie su cui dispose le gemme di ghiaccio in cui era esplosa Ghiacciolina e le dispose a mo di fiori. Poi lo pose accuratamente accanto all' ingresso dell'anfratto.

Nel frattempo il rospo aveva preso sotto zampa la zampetta della sua rospettina rosso fiammante e si erano incamminati verso un fitto cespuglio di foglie verde scuro con le punte rosso fuoco.

"Toh..." bisbiglio' Brina a Rugiada domandandosi chi fossero quella fila di rospetti rossi che saltellavano in qua e la', mentre un grande albero dai rami neri li salutava ed un albero dal tronco spesso li inseguiva coi rami tra i capelli vedendoli arrampicarsi su delle liane.