Gonfiagota e Rodipane 


La campanella suonò, i ragazzi afferrarono gli zaini e si lanciarono fuori dall'aula in un unico stormo compatto, mischiandosi poi agli altri ragazzi in uscita. L'insegnante raccolse le sue cose. Poi si avviò anche lei verso l'uscita.

"Presto! Su! Andiamo!" "No no...aspetta un po'". La porta aveva cigolato. L'insegnante era tornata in classe per prendere l'ombrello che si era dimenticata.

"Adesso..." si guardo' cauto intorno "via libera!". Rodipane e Gonfiagota cominciarono la loro scorrazzata segreta per la stanza. Saltarono di banco in banco, giocarono a nascondino nei cassetti, poi fecero lo slalom fra i cestini e le gambe di banchi e sedie.

All'improvviso Re Moscon d'Oro entrò dalla finestra lasciata aperta e invase la stanza con il suo sciame. Ronza qui ronza là, poi uscirono in un battibaleno. Gonfiagota e Rodipane si guardarono a vicenda.

Qualcosa non andava. Andarono nei bagni. Gonfiagota saltò da un lavandino all'altro. Poi si mise davanti allo specchio. Gonfia...Rodi...dove erano finiti Gota e Pane?

Si guardarono sbigottiti. Poi sentirono delle risatine isteriche, si girarono e la videro che saltellava facendosi grandi risate.

Un'occhiataccia di entrambi e si chetò.

"Aiutaci no?" "Io? E come vi aiuto?" Altro sguardo sbigottito dei due. Una sguazzata nel lavandino per rinfrescarsi le idee e Ilaria parti' a piccoli ma velocissimi balzi, senza dire una parola.

Dopo alcuni minuti tornò con al seguito

Liberellula

Mostaccino

Aperonzolo

Stercorario

Nottambulo

Mostaccino si era portato con sé anche un po' d'uva. Stercorario era l'esperto degli orari, come dice il nome. La saggia Falena li aveva già indirizzati verso la soluzione.

Entrarono dalla finestra e si misero all'opera. In men che non si dica risolsero la questione con una certa sovrabbondanza. Giusto in tempo! Prima del suono della campanella mattutina.

Un altro giorno passò, poi i ragazzi tornarono a scuola, per il temutissimo compito. Temutissimo di solito, perchè quella mattina si sentivano insolitamente sicuri. E invece lo svirgolarono tutti.

Il compito di geografia. Era pieno di:

Recia Coea Landa Urchia Ausralia Zerbaijan Rabia Sudita Olonia Ortogallo .Marca Rgentina Filandia Albaia Stonia Prù

Gonfia e Rodi se ne tornarono felici al loro posto. Non prima, però, di aver ricordato all'autrice di questa storia di rimettergli a posto i nomi. Il che fu fatto in un baleno, giusto giusto in tempo prima che Moscon D'Oro passasse, o meglio, ripassasse col suo sciame uscendo dalla finestra al grido di...

RUBA UBA UBAAAA!!!!


E il disegno l'ho 'ubato.... Si ringraziano Ale e Giada del Liceo Ginnasio Angelo Poliziano di Montepulciano :)