Le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita, quelle sulle quali i bambini imparano a leggere i loro sogni.(Marc Levy)

13.10.2018

RICCIOLETTI

"Ma senti te che frignare stasera..."sussurro' la mamma al babbo mentre passavano quatti quatti davanti alla cameretta cercando di non svegliarle. "Mi affaccio un attimo...stanchezza dei giorni di festa mista a sovraeccitazione?"

Eppure dormivano come tre angioletti, ognuna nel suo lettino, le tre gemelline. Strano si dissero e troppo stanchi loro stessi optarono per una tregua. "Lassamole sta...si scaricheranno le pile o no?"

Qualche ora dopo, il babbo ripassando davanti alla cameretta per una, ehm storie di fantasia si' ma la realta' rimane tale, per un bisogno di liquidita', senti' un gran bisbigliare. "Apro? Ma no. Femmine. Lassamole a ciacola'. Scuola domani non c'e'."

Stava per riaddormentarsi quando.

"Silenzio!" si senti' una voce ferma e squillante e poi il silenzio completo. Sara' l'angelo custode. E si addormento' sereno.

In realta' un bisbiglio appena accennato ma carico di energia ribelle aveva riempito la stanza.

"Silenzio silenzio fate piano o sveglieremo tutta la famiglia. Ascoltiamole!"

Le calosce ripresero la concione.

"Ragazze, qui le cose non vanno proprio! Inutile frignare e lamentarsi. Fino a due, via un anno fa la cosa era tollerabile. Che le bimbe non volessero portarci perche' gli piace tanto camminare scalze sul parquet poi...ma da qualche tempo e' tutto un no queste non le voglio. Queste non mi piacciono. Ci sto scomoda! Non mi piace il colore. E non siamo mica solo noi della vecchia guardia. Guardate quelle due povere ballerine rosse nell'angolo. Portate con orgoglio un giorno e poi finite li' ignorate e disprezzate. Ogni tanto nuovi arrivi e qui nell'armadio non c'e' piu' posto che sia mai...no mamma non me le dare via...ma se sono settimane che non le metti."

Nel frattempo le scarpe da ginnastica rosa col fiocco giallo si spintonavano con gli stiletto neri. Gelose del fatto che erano finiti i tempi d'oro del mamma io mi metto solo queste. Quegli antipaticissimi stiletto a punta avevano preso il sopravvento. "Si' care, ma appena arrivano a casa bum ci lancia una di qua e una di la' e se si mette le scarpe da ginnastica sempre e solo voi." Dai lavaggi si vedeva che avevano fatto miglia.

"Bando alle ciancie e ciancie alle bande! Dobbiamo fare qualcosa e l'unica possibilita' che abbiamo...Mocassini!"

"Agli ordini!"

Qui voi lettori, o ascoltatori, direte. Ma questa l'avete rubata da Narnia e questa dalla nota storia di Natale. Si' e no. Se non fosse, e qui vi riveliamo un gran segreto, che in ogni armadio di bambina ci sono non una, ma tre porticine. Quindi, immaginate voi ognuna nella sua camicina o pigiama quelli che avete addosso proprio ora, le tre gemelle furono portate prima attraverso una porticina, poi attraverso la seconda e infine la terza.

E fu cosi' che nel primo viaggio si rividero riccioline bionde, scriccioline timide con l'argento vivo addosso, e pure chiacchierine. Nel secondo, beh, si videro come erano ora. Contegnose, sobrie, con una punta o due di nostalgia per i lidi passati, e con dei momenti di improvvisa follia in famiglia. Fuori, sia mai.

Nel terzo? Nel terzo videro una signora di circa 40 anni. Un po' rotondetta, ma si vedeva poco dato lo slancio di longilinea altezza. Capelli lisci color paglierino. Sguardo sereno, tranquillo, sobrio e sempre con quella vena nostalgica. Di linea paterna ma che era emersa solo quel giorno della fatidica notte. Con lei:

"Dai su! Sono andati via tutti no? Accecciati in grembo a mamma sirenetta mimmosa coccolosa e vediamo se ritroviamo sti riccioletti."

Riccioletti che si erano trasformati in arricciamento da transizione di eta' nelle dita dei piedi. E nessuna scarpa poteva stare comoda per tutte le fasi del giorno.

Poi le tre gemelline tornarono nei loro letti e le sagge calosce verdi gli sussurrarono un "pazienza mimme, pazienza piano piano le troverete le scarpe nuove senza perdere le vecchie."

Nel frattempo Sir Grullo, il fratello maggiore, e Sir Sonnacchione il piccolo e cogitabondo io son superiore a queste fanfarate festose se la dormivano uno serio ed uno zuzzurellone sotto il pigiamino. Pigiama! E l'ometto si acciambello' a riccetto.

"Altro giro di shopping", penso' mamma, girandosi a fianco del babbo con uno sbadiglio sereno.


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