Ogni secondo è di valore infinito, perché è il rappresentante di un’eternità tutta intera. Goethe

15.10.2018

POLIDUSA E LA BALENA BLU

Usci' da dietro lo scoglio. Si guardo' intorno e appena vide un altro po' di plancton, ci si nascose dentro abbandonandosi alle corrente e poi, in men che non si dica:

SPLASH

Si ritrovo' su per aria a volteggiare coi tentacolini che si agitavano al vento. Ormai il giochino andava avanti da molti giorni. Un'altra volta e poi sarebbe tornata dietro allo scoglio dove i suoi l'aspettavano. Una...due..tre ...suvvia c'era tempo anche per una quarta volta.

Ma non fece a tempo a contare fino a tre che...

"Mamma!!!! Presa!!!!"

Grido' il balenottero blu tutto felice agitando la coda nell'acqua di mare.

La balena lo colpi' dolcemente con la sua coda, la sua su quella del piccolo e poi gli fece cenno di sbrigarsi che dovevano ritornare ai loro mari. La vacanza era finita. Il piccolo sbuffo'. Polidusa quasi se ne torno' libera, ma niente, dritta giu' per lo sfiatatoio, nella pancia del balenottero.

E comincio' il suo viaggio per mari sconosciuti.

Il polipo e la medusa, intanto, l'aspettavano a casa e chiedevano ora ad uno sgombro ora ad un'acciuga se l'avevano vista. Ma niente, nessuno sapeva dire niente. Nessuno l'aveva vista.

Tonni, razze, pagelli, trote...nessuno l'aveva vista quel giorno.

Non c'era che una soluzione. I servizi segreti del mare. E cosi' andarono a parlare col Grande Paguro Bernardo. Avrebbe saputo cosa fare. Di gran fretta, si misero a nuotare verso il Quartier Generale dei Paguri Bernardi.

Il polipo, con uno dei tentacoli, scosto' gli anemoni di mare e butto' un occhio dentro. Non si vedeva nessuno. Medusa gli diede una spinta coi suoi ed entrarono nell'anfratto. Si guardarono intorno circospetti.

La sabbia si smosse leggermente e un paguro di guardia spunto'. Poi, uno dopo l'altro, altri mucchietti si mossero e presto si trovarono circondati e scortati da un'armata di paguri Bernardo. Il capo, quello col guscio a strisce, diede il 'via seguitemi!' con le antennine e furono scortati al trono.

Avessero un po' di pazienza, che il Grande Paguro Bernardo era ancora impegnato a dirimere una spinosa questione fra due Ricci di Mare. Appena risolta, sarebbe andato da loro.

E cosi' fu. Un po' dolorante, la questione era stata molto accesa, si assetto' sul suo trono:

"E allora ditemi!"

Il polipo racconto' di come la piccola era uscita quella mattina ed ancora non era tornata. Dove era solita andare a giocare. Come erano andati a cercarla, ma non se ne vedeva nemmeno la punta di un

tentacolino.

"Tratti particolari? Aveva tratti particolari?"

Medusa si agito' tutta sbattendo le acque. Ma che razza, z aspra, di domanda era? La loro PO LI ME DU SA, e scandi' ogni sillaba, agitando l'acqua con un tentacolo, era una PO LI ME DU SA. Cioè una creaturina unica, originale, senza eguali essendo nata da un PO LI PO e una ME DU SA.

"Cara ...cara, per favore calmati", la blocco' il polipo coi suoi tentacoli. "Non vorrai che il Grande Paguro si urtichi e si chiuda nel suo guscio?"

Il Grande Paguro mise un' antennina fuori, esploro' l'aria e rispunto', un po' agitato ma in controllo. Si riaggiusto' le antenne e riprese:

"Dunque dunque..avete una foto della piccola?"

Di tentacolo in tentacolo gliela passarono. Il Grande Paguro la guardo'. Indubbiamente una creatura originale, unica, senza pari, particolare. Come poteva essere sfuggita a tutti?

Con l'antennina fece cenno al Pesce Martello, che diede un colpetto al Pesce Palla. La decisione era stata presa.

Poi diede ordine al capo delle guardie di chiamare il Pesce Gatto. Presto! Prestissimo! Doveva chiamare la Regina delle Vongole e la Principessa delle Telline. Che poi erano quasi la stessa cosa ma loro alle differenze ci tenevano e se glielo dicevi si chiudevano come vongole cioè telline beh no vongole...

Bando alle ciance e ciance alle bande. Fu fatto all'istante. Le due si presentarono e ricevettero l'ordine. Un passaparola sotto la sabbia. Con la foto della piccola dispersa.

E li' parti' il battibecco o meglio gusci. La foto era una. A chi doveva andare? Chiamarono l'Arbitro Merluzzo a dirimere la questione.

Voi vongole siete chiacchierone voi telline invece....L'Arbitro Merluzzo si appello' alla commissione di Scorfani che esaminarono il tutto coi loro lanternoni.

Le telline. Avrebbero fatto un lavoro piu' di fino essendo piu' piccole. Cosi affidarono la foto alla prima, che poi a staffetta avrebbe dovuto portarla ad un'altra e poi un'altra.

Tutto andava bene quando...

VUUUUUUUM

Un cormorano si getto' a capofitto nell'acqua e l'afferro' col becco. Poi riparti' veloce verso il cielo per mangiarsela in santa pace su uno scoglio quando si scontro' con un gabbiano che, distratto, passava d li'. La tellina gli sfuggi' dal becco. E comincio' la sua discesa verso il mare. Il gabbiano, che senti' l'appetito rintuzzato da quell'appetitoso bocconcino fortunosamente trovato, si butto' a capofitto per cercare di afferrarla. E cosi' fece il cormorano.

Risultato? Un'incocciata fra i due.

E la nostra tellina...

"Mamma!!! Presa!!!"

E la tellina si trovo' fronte a fronte con Polidusa. Apri' il guscio in un OH di grande stupore poi le racconto' di come la stavano cercando. Polidusa agito' i tentacoli tutta felice. Prima la curiosità aveva prevalso, ma ora si stava anche un po' preoccupando.

"Sai dove siamo?"

"Non ho idea mia cara."

"E allora che facciamo?"

La tellina penso' un po', poi ebbe l'idea risolutiva. La bisbiglio' a Polidusa. Insieme si fecero strada su per la pancia del balenottero blu fino ad arrivare allo sfiatatoio. "Tu stai ferma qui pronta! Va bene?"

"Va bene!"

E la tellina arrivo' fino alla bocca del balenottero e comincio' a fargli il solletico. Ci volle un po', ma alla fine

EEEEEEEEETCI'

Polidusa salto' fuori dallo sfiatatoio. Intanto la tellina:

"EHII!!!! EHI!!!"

Si era fatta sentire dal Balenottero Blu. "Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Anzi, del vostro aiuto."

La Balena Blu si era avvicinata preccupatissima per lo starnutone del suo pargolo. Poi si tranquillizzo', dopo aver sentito il racconto, e come madre capi' subito l'urgenza del viaggio di ritorno.

Si incamminarono, cioè nuotarono verso la zona dove era avvenuto il piccolo incidente involontario e trovarono Polipo e Medusa che aspettavano agitati in un turbinio di tentacoli.

Tanto agitati che Polimedusa dovette sbrogliarli bene bene prima di trovarsi avvinghiata in un doppio abbraccio e intreccio di tentacoli.

Ringraziarono Balena e Balenottero, Balenottero che si fece promettere che da quel giorno in poi avrebbero sempre trascorso le loro vacanze li'. E cosi' fu. E i due poterono continuare il loro gioco.

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