Uffa...!
Non cercare mai di abbattere uno steccato fino a quando non conosci la ragione per cui è stato eretto. Robert Lee Frost
Quante volte?
QUANTE VOLTE?
"Quante volte te l'ho detto?"
"Mille?"
Avventuro' la bambina guardando la mamma altrettanto determinata.
"E allora, ora sono mille e una. Il telefonino a scuola non lo puoi portare!"
"Perche'?" Un lieve accenno di stizza ben contenuta. Doveva tenerla sulla corda della logica.
"Perchè il telefonino serve al cavallo!"
"Perche'?" ribattè la bambina sul chiodo dell'interrogativo. "Perchè..." accenno' pensosa la madre.
Due occhi la guardarono implorante. Lei sorrise e sorpassate le due si trovo' 4 occhi puntati addosso. In pieno accordo sull'interrogativo. In trepida attesa di una risposta rivelatrice.
"Perchè... " ripetè lei "perche'...perchè..."
E tiro' fuori il suo dalla borsa.
"Dentista finito. Tu? Ti aspettiamo ai giardinetti in riva al fiume. Sbrigati!"
"Andiamo. Ci sediamo e vi spiego", disse, con la viva speranza che quei tre metri di passeggiata facessero passare loro la curiosità e che il loro scivolo preferito facesse il resto. E invece no.
"Allora? allora? Diiiiiiiiiiiiccelo....!"
"Dunque..."e si appiglio' alla prima idea. Se la sarebbe giocata in corso storia.
Perchè quella mamma le ha raccontato una solenne bugia.
Suoneria dei messaggi metteteci la vostra.
"10 minuti max"
Sbuffo'. La mamma.
"I cavalli non hanno bisogno del telefonino. Di regola, ma quel giorno invece si'. La bambina mise l'ultimo libro nello zaino e usci'. Poi si ricordo' che aveva dimenticato la merenda e torno' a casa lasciandolo accanto allo steccato del ranch vicino. E fu cosi' che il cavallo mise il muso nello zaino e si prese il cellulare. Lei pero' non se ne accorse fino a quando non arrivo' a scuola. Voleva mostrare alle amiche le foto della giornata in piscina e all'amica, che, invece, le voleva far vedere un nuovo giochino. Anche i maschi ci rimasero di stucco. Nessuno aveva il cellulare. E cosi' quel giorno si dovettero sorbire la lezione, lezione che pero' non era poi cosi' noiosa.
Ma torniamo al cavallo. Perchè non era stata un'idea cosi' peregrina. Di nitrito in nitrito si erano lanciati l'allarme. Il pony del ranch ...
"altri 5 e c sono" Salute! Penso' la mamma.
"Il pony del ranch Il Pellicano non si trovava da nessuna parte. Quella mattina era sparito e cosi' gli altri cavalli si erano dovuti organizzare per la ricerca. Col muso aveva aperto il cancelletto e si era messo a trottare con le narici al vento annusando i profumi che viaggiavano nell'aria.
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E via al galoppo. Ma che profumino di fieno fresco mai assaggiato prima. Doveva provarlo e capire dov'era.
Intanto i cavalli si erano smessaggiati la foto del fuggitivo e scaricati la mappa della zona suddividendosi le aree. Il primo che lo trova lo fa sapere agli altri. Su WhatsTrot. E mi raccomando avvisi la mamma!
Profumino delizioso ma proprio non riusciva ad arrivarci. Pensieroso ando' verso una radura li' vicino e si mise a brucare l'erba sotto un olmo studiandosi il modo di arrivare a quel pranzetto invitante quando etci'!
Si guardo' intorno e poi di nuovo etci'! e la criniera nera di una pony si agito' proprio dietro le sue orecchie. Di nitrito in nitrito le ore passarono allegramente. Era sgattaiolata via, se ci concedete il termine poco cavallino, dal maneggio. Il dressage proprio non lo sopportava. Lei era nata libera!
Ebbero sete e lui la porto' al suo punto preferito del ruscello.
Niente! il tempo passava. Niente!
All'improvviso un grande sbuffo riempi' l'aria. Si voltarono e due orecchie severe li puntarono.
"Scusami babbo...beh io..cioe' vedi...non è che stamani avessi proprio una febbre da cavallo..."
"Me lo racconterai a casa!" Mando' un sms al gruppo, mamma in testa alla lista, e si avviarono. Arrivati al ranch della pony, si salutarono zoccolo a zoccolo. Si sarebbero rivisti, certo.
Poi continuarono verso il loro ranch e si imbatterono nel gruppetto di bambini che si scambiavano commenti sulle lezioni di storia, italiano, geografia e qualcuno, un po' matto, anche di matematica. Io non sapevo che..ma davvero...
"Scongelo un altro hamburger", sospiro', vedendolo arrivare al trotto accanto alla sua distrazione.


