Tremolina
La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà dappertutto.
Albert Einstein

TREMOLINA
Tuoni e fulmini fulmini e tuoni. La bambina si sveglio' ed ando' alla finestra. Che bagliori! E che scrosci d'acqua. Meglio rintanarsi presto sotto le coperte che il giorno dopo...
"Le calosce?"
"Messe mamma!"
"L'ombrellino?"
"Preso mamma!"
"L'impermeabile?"
"Messo mamma...Uffa! Ormai ho 8
anni e qualche mese. "
sentenzio' orgogliosa, facendo muovere come un'onda i lunghi capelli biondi con
un movimento repentino e deciso del collo.
"Lo so...sospiro'" la mamma infilandole il budino di riso nello zaino della scuola. La guardo' allontanarsi sul viottolo del giardino e poi torno' in casa.
Non appena fuori, la nostra bambina comincio' a sguazzare in ogni pozzanghera che trovava girando l'ombrellino leggermente inclinato sulle spalle e canticchiandosi quel motivetto della pubblicita'. Ma no. Non trovo' un micione che sorrideva saltando da una antenna e l'altra. No.
Le ultime gocce di quella grande scrosciata finirono di cadere a terra, sprizzando come una fontana dalle pozzanghere. Alzo' il visino dopo aver salutato i pesciolini della fontana e la vide li' sospesa nell'aria e tremante. Proprio non ne voleva sapere di scendere come le altre in questo mondo sconosciuto.
Si piazzo' ad altezza spalla e segui' la bambina fino a scuola. A ricreazione si lavo' le mani e anche prima della mensa, ma niente, la gocciolina non voleva nemmeno unirsi alle sorelle che scorrevano dal rubinetto o tuffarsi nel bicchiere con le altre che cadevano dalla bottiglia. Ne' a scuola ne' a casa.
E cosi' arrivo' la domenica con la gocciolina che ormai l'aveva seguita dappertutto anche a Messa dove qualcuna delle sue sorelline fu versata dal sacerdote nel calice per la consacrazione. E giusto giusto si appoggio' per poi risalire subito e darle un po' di sollievo, quando si scalfi' il ditino giocando con gli amici ai giardinetti.
E cosi' passarono i mesi fino all'ultimo giorno di scuola. A casa. E poi il giorno dopo.
"Tutti in macchina! Si parte!"
Gocciolina compresa , che ormai era diventata di famiglia. Arrivati in spiaggia la bimba ando' subito a salutare il suo vecchio, si fa per dire, amico dell'ombrellone numero 7. Provarono a farla saltare nel secchio con cui facevano i ghirigori di sabbia mescolandola all'acqua ma niente. Non voleva nemmeno finire nella formina. Le provarono tutte dalla stella alla tartaruga al cerchio, l'esagono. Che anzi la situazione divenne un vero punto di attrazione. Ogni bambino portava la sua. Ma proprio no. Non ne voleva sapere.
"Va bene! Ora potete fare il bagno!"
E i due bambini schizzarono verso la battigia seguiti dalla gocciolina che mai in vita sua aveva sudato cosi' tanto. Il bambino si butto' per primo in acqua e comincio' a schizzare con le mani, la bimba piu' titubante. Ora un piedino poi l'altro. Piano piano entrava con l'acqua che le arrivava sempre piu' alta. Fino al...brrrr strizzo' il pancino e si stese con la schiena alzando le mani. Il che destabilizzo' la gocciolina e..
SPLASH
Un altro schizzo si levo' e mentre cercava di ritrovare l'equilibrio, una gocciolina solitaria rimasta ancora sospesa la urto'. Le due rimasero sospese e si guardarono. Poi la gocciolina guardo' la bimba fra il colpevole e il felice e poi la gocciolina salata e poi da sotto in su la bimba che, con un po' di tristezza, le fece segno di tuffarsi con la gocciolina di mare. Le due si riavvicinarono e dopo un lungo sguardo insieme alla bimba.
SPLAFF
Si tuffarono insieme e scomparvero nella grande distesa blu.
Si dice che ancora la nostra bambina, ormai signora attempata e nonna di nipotini, ogni tanto racconti di come abbia sentito un tocco speciale nuotando in questo e quel mare. Le sue goccioline e qualcuna di piu'.
Racconto
per una bimba che ha paura dell'acqua. Non questa qui.
