“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta.”Kahil Gibran
"Si', ma pedala eh!"

L' OMETTO DI MARE
E cosi' ruzzolo'
felice verso le onde che se lo cullarono via.
Avete ragione. Abbiamo cominciato dalla fine. Di mare, perche' se ne stava nel suo passeggino con un bel giacchetto di salvataggio blu e con l'atteggiamento del consumato marinaio che misteriosamente, invece, si era ritrovato a fare l'ometto di terra. Pensoso, si teneva su il mento col dito e si chiedeva come era potuto succedere.
Mentre se lo scarrozzavano per il paese, rimugino' ben bene per ricostruire il giorno precedente. Come sempre se ne stava felice a galleggiare fra le onde, quando all' improvviso si era trovato tra triglie, sardine, pagelli, totani e altri pesci vari, tirato su per una rete ed era cosi' finito su una barca.
Poi un rugoso marinaio addetto alla cernita del pesce lo aveva afferrato ed era rimasto pensoso su quale fosse la sua cassetta. Non corrispondeva a nessuno dei tipi finora trovati. E cosi' lo aveva portato al capitano dell'imbarcazione. Fra uno sbuffo e l'altro della pipa lo mise accanto al timone. Gli avrebbe fatto compagnia.
Compagnia e comodo. Li conosceva bene i flutti del mare. E conosceva a fondo le correnti. Prontamente capi' che se non avessero virato a destra ed accelerato di qualche nodo, la corrente li avrebbe portati contro uno scoglio.
Seguirono le istruzioni e con grande sollievo evitarono di incocciarsi con un altrettanto sollevato gabbiano, che proprio' li' aveva costruito il nido e che cercava di mandare segnali di pericolo con la coda rivolta alla signora gabbiana che stava covando i piccoli.
Dopo qualche ora di viaggio, finalmente attraccarono al porticciolo. Scaricarono le casse e l'ometto di mare. Il lavoro incombeva. Non potevano certo stare dietro a questo tipetto, simpatico si', ma non lo si poteva certo lasciare da solo. Cosi' pensava il capitano.
Il nostro emetteva solo qualche bolla ogni tanto e nessuno era in grado di decifrare i suoi messaggi.
Lo avrebbe affidato alla nipote e al suo ganzo. Forestiero che non veniva dal villaggio sul mare. Ci avrebbero pensato loro.
Ecco come si era ritrovato su quel passeggino!
Gira e rigira i due, o meglio tre, si ritrovarono sul porticciolo. L'ometto di mare comincio' a mandare bolle su bolle.
I due si guardarono. Era stato piuttosto silenzioso fino ad ora. Qualche bollicina ogni tanto. Mah..che cosa voleva dire?
Si
guardarono. Li guardo'. E subito i due capirono. Cosi' lo slacciarono da quel
coso e lui ruzzolo' felice fra le onde. Un'ultima grande bolla di saluto e via!
Le onde lo cullarono verso chissa' dove.