MAGONE, IL PEZZETTINO DI LUNA E RE VENTO

13.10.2018

MAGONE, IL PEZZETTINO DI LUNA E RE VENTO
Quella sera Re Vento soffiava e sbuffava piu' del solito. Spostava le nuvole di qua e di la', nuvole che, corrucciate provarono a dirgli di darsi una calmata, ma proprio non ne voleva sapere. Da corrucciate che erano cominciarono anche a farsi scure scure e addirittura nere. Divennero accumuli poi cirri. O cirri e poi accumuli. Questo lo dovremmo rivedere su quel vecchio libro.I rami degli alberi si agitavano. Gli uccelli cinguettavano quasi impazziti. E le imposte delle finestre sbattevano ad ogni folata. I tre bimbi si rannicchiarono sotto le coperte.Ad un certo punto...ma aspettate! Non abbiamo detto di Magone. Altrettanto infuriato stava rimestando fra i suoi libri e le sue formule magiche mescolando questa e quella pozione, consultandosi anche su qualche sito google per maghi. Eh si', perche' questa e' una fiaba moderna. E come capita nella vita modernaDRIIIIIIIIN!Gli squillo' il cellulare. Era la Strega Nocciola.Lo disturbava? Beh no, si' bofonchio' fra se' e se', proprio appena...quando...cioe' nel momento preciso in cui...gli andava una tazza di te' agli spini di rovo...quando...piu' tardi all'ora consueta del te'...cioe'...ma come non lo sapeva....E intanto si lambiccava il cervello su cosa stava per fare quando era squillato il telefono. Accidenti a queste invenzioni.Alle quattro poteva andare bene? Certo certo....borbotto' Magone.Sicuro? fece la Strega Nocciola con la vocetta stridula. Non si doveva preoccupare di portate niente. Ci avrebbe pensato la Strega delle Biricoccole.Uffa, pure quella ciacolona. Lo sapevo che mi avrebbero incastrato. Ma non aveva tempo per inventarsi una scusa. Balbetto' uno 'scusa grazie a dopo' e riattacco' la cornetta. Invenzione moderna si' ma con un tocco di vecchio stile.Raccatto' il cappello a punta che gli era cascato mentre si barcamenava con il telefonino e corse di nuovo nella stanzona delle magie. Pronto ad afferrare la boccetta di ..quella gialla ...come si chiamava...comunque quella essenziale per...Troppo tardi...il coperchio salto' e in un, potete ben dirlo, baleno un fulmine parti' come una saetta dal calderone e, meno male, che si era dimenticato di chiuderla che senno' il vetro si sarebbe frantumato, con quello che costava anche nel Regno delle Favole, si lancio' fuori e spari' sempre piu' in alto.Abbattuto, Magone si sedette sulla sua Poltrona dei Pensieri e grattandosi la barba penso' che avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo.Intanto si era fatta mattina. I bambini erano usciti ed erano andati a scuola. Passata la mattina, poi il pomeriggio, a sera si misero tutti a tavola. Non solo i nostri 3 ma tutti i bambini della terra.Mangiato il primo, poi il secondo, o questo o quello, o un piatto unico come fanno i bambini di altri Paesi, la mamma:?hi! tornate indietro!?e mise sul tavolo la zuppiera con la macedonia.Poi la distribui' nelle coppette. I 3 ci girarono un po' col cucchiaino.Mele...banane...fragole...kiwi...mango...arance...una bella spremuta di limone zuccherato...

E questo?si interrogarono all'unisono sollevando col cucchiaino un pezzettino misterioso mai visto prima.La mamma lo osservo' poi chiese al babbo. Nemmeno lui sapeva rispondere. Alzarono insieme gli occhi al cielo pensosi. Toh...mancava qualcosa...

Ma la storia non finisce qui. Quella prima notte, prima senza la luna, passo' e poi un'altra e un'altra e ...alla fine il sole si stufo'.


Massimo 12 ore! e nemmeno quelle. Sbotto' districandosi i raggi e sbadigliando. E ora mi tocca starmene qui 24 ore su 24. Non ne posso proprio piu'...sbuffo' liberando all'aria la chioma dorata ritrovata. E ando' a svegliare le stelle.Perche' quelle, senza la luna, non si svegliavano. La prima che di solito compariva aveva occhieggiato lassu' nel cielo, ma poi, non vedendo nemmeno uno spicchiettino, se ne era tornata in fondo al mare dando il 'riposo!' alle sorelle che si stavano per disporre in formazione.Falso allarme falso allarme falso allarme...bisbigliavano fra di loro e si rimisero a ronfare come gatti gialli.

"Ahia!" sbotto' un pesce martello che passando di li' era rimasto abbagliato da quel luccichio che si accendeva e spegneva e che si era andato a incocciare su una roccia. Indolenzito prosegui' il suo cammino sottacqua.Il sole divento' tutto rosso di raggia e si mise a pensare. Da solo...sempre da solo...mi tocca risolvere tutto da me. Come risolvere la situazione? Chiedere al Magone? come aveva fatto il pasticcio cosi' poteva risolverlo.Scese sul tetto e si calo' per il camino.

Ohibo'?fece il Magone. E questa? io non ho fatto incantesimi di sorta. Spero... a
meno che...non sara' stato mica quando ...ho dettoscendi scendi incandescenteinvece di ...invece di...che poi per fare un piacere alla Strega Nocciola. La teiera chiedevo, cosi' le risparmiavo la benzina della scopa.Avevo le testa fra le nuvole non ho precisato. Quella chiacchierona della Strega Ciribeccola o come si chiama.Il sole lo prese per una manica.?scoltami bene. Qui e' successo un bel guaio. Il fulmine che tu hai creato ha frantumato la luna e tutti i pezzettini sono volati qui e la'. Io sto facendo gli straordinari da qualche...beh non riesco nemmeno piu' a contare i giorni. Dimmi tu cosa possiamo fare.Il Magone si gratto' il mento pensieroso poi ando' verso lo scaffale dei libri di magia e comincio' a scartabellare. Cerca cerca trovo' la pagina che gli serviva. No, non era quella. Quello serviva ad accordare le ranocchie. O almeno dicevano. Eccola!Si ando' a sedere sulla sua poltrona e lesseluna luna luna bella
chi ti cerca trovare deve
ogni frammento
che il tuo volto forma
qui e la'
qua e la'
radunare tu dovrai
tutti i bimbi che senno'
sono guai
poi su un monte salirete
ma non prima del momento
questo voi orsu' farete
ricomporre il volto
bello
alla luce, mi raccomando,
di una lanterna
che io non vi mandoE si ritiro' nella sua camera a russare.Il sole rimase un po' incerto se svegliarlo o meno. Provo' a solleticarlo con qualche raggio ma niente. Russava a tutto vapore. Torno' su in cielo col messaggio. Andava diffuso. Bisognava radunare tutti i bambini. Chiunque avesse trovato un pezzettino di luna. E cosi' fece. Con i suoi raggi raduno' gli uccelli e poi questi cinguettarono il messaggio.Ben presto bambini da tutto il mondo si radunarono sul monte indicato e alla luce della lanterna che solo quei tre avevano rimisero insieme il puzzle lunare. La luna sorrise felice. Il sole la prese fra i suoi raggi e piano piano la porto' su in alto. Poi le diede il bacino della buonanotte, mando' un bacino coi suoi raggi ai bambini che guardavano col naso all'insu' e finalmente diede la buonanotte.Mentre russava felice, un pensiero lo colse. Non aveva svegliato le stelle!