La gocciolina
LA GOCCIOLINA
Piove? Non piove. Ma si' che piove. Ma no ti dico. La gocciolina rimase sospesa nell'aria incerta sul da farsi.
8 23 8 24 8 25 guardo', ansioso, l'orologio.
Non che lo sapesse leggere, ma quello interno si'. 8 30.
PRIMA POPPATA DEL GIORNO
Ed il rifornimento col sorriso attaccato non si vedeva. Inaudito! Inaccettabile! Inconcepibile!
8 30 e spunto' il sorriso. Invece delle morbide nuvole bianche, apparve uno
strano aggeggio di plastica che il solito sorriso cercava di infilargli in
bocca. Lui scalcio' col piedino. Giro' la testa di qua. Giro' la testa di la'.
E continuava a scalciare con i due piedini provando a sdivincolarsi e scendere
dalle braccia di mamma.
Non c'era proprio verso di dargli il biberon. Eppure la temperatura era quella giusta. Lo aveva provato col gomito. E a forza di scalciare ormai doveva anche essersi freddato. Riprovo'.
Se glielo avesse potuto dire che a lui quell'aggeggio di plastica proprio non
piaceva. Lotta e lotta, nel cercare di tenere il bimbo ben stretto per il
braccio, la mamma strinse il biberon rovesciato ed una goccia di latte cadde
proprio sulla manina del piccolo.
Lui, stupito, anche per il piacevole senso di calore del latte ancora tiepido,
se la guardo' e poi AAAAH con un solo boccone si mangio' anche il ditino.
Quasi.
"Salve!" Senti' una vocina. Il bimbo sgrano' gli occhi e senza avere il tempo di dire OH la vocina continuo'.
"Ehi tu! Ascoltami! Io qui sono sola sola."
"Sola?"
"Sola. Mi mancano le mie sorelline."
"E dove sono le tue sorelline?"
"Sono nella bottiglia che ha la mamma. Mi devi aiutare."
"Aiutare? Come?"
"Devi ..."
Non aveva ancora finito di parlare che il piccolo stava dando di nasino sul tappo del biberon.
"No!! fece la gocciolina. Non cosi'. Devi...."
Ma lui, senza ascoltare, la colpiva con la manina. Poi cerco' di morderlo con
le gengivine e poi di prenderlo da solo. Manco' poco che gli cadesse per terra.
La mamma era un po' disperata. Proprio non ne vuol sapere dello svezzamento.
Telefonero' al pediatra.
Nel frattempo, la vocina, sempre piu' stizzita disse:
"Ma questo e' proprio imbranato! Ascoltami!"
Finalmente il bimbo giro' il capino per il verso giusto e ascolto' la vocina
della gocciolina.
"Guarda testone! Che la tecnica e' sempre la stessa."
Il bimbo, allora, apri' la bocca e afferro' con le gengive quello strano coso,
che, pero', non aveva il sapore del capezzolo della mamma. Ma il latte era
proprio buono. E, piano piano, il pancino si riempi' di tante goccioline di
latte che tutte insieme fecero una gran festa, mentre il piccolo dormiva
tranquillo fra le braccia di papa'.