La cima

LA CIMA
Rovista rovista trovarono, beh si', avete indovinato, questa è scontata, una bottiglia. Con un tappo? Con un tappo. Con il solito messaggio? Beh sì. Anche questa volta avete indovinato. Chi?
Bravi, i miei piccoli giornalisti. La sirena e il marinaio. Quando? Dopochè mamma Sogliola lasciò che Babbo Delfino andasse per i mari suoi e chiamasse i due pagelli per la cena. Dove? Lo sapete. A casa. Aaaah, da dove intendevate? Da dove veniva la bottglia.
Da quella roccia con quella bimba seduta a sirena. No, all'epoca non c'erano i telefonini. Sennò trovavate questo. Penne e calamaio? Nemmeno, non era mica un secolo fa. Una biro. Una biro con una gomma che faceva il buco nei fogli. Doveva tenere i quaderni ordinati, diceva la TV.
Stracciò un altro foglio di quaderno, lo accartocciò e lo gettò in mare. Il pesce postino guizzò su, lo prese e lo mise nella bottiglia dei senza indirizzo. Poi, nei suoi giri, si fermò al Bar dei Sottofondi Marini. Ottima musica! E se lo dimenticò sul bancone.
All'ora di chiusura il pesce proprietario, no polipo, che di clienti ce ne aveva da pazzi, lo lasciò sulla soglia. Ripasserà domani. Ma passò prima la sirena. E fu così che quella bottiglia arrivò in quella casa in chissà quale mare.
Il messaggio? Tempo di un gelato e ve lo racconto a casa.
Il lettore, qui, prenda un foglio e scribacchi quanto qua sotto. Poi, arrotolato il foglio, lo srotoli con aria misteriosa. Sapete già leggere? Allora fatelo voi!
1999
AIUTO!
C'E' UN' ALA IN PISCINA
"In piscina? Che cos'era mai una piscina?" domandò la sirena curiosa. I genitori non seppero risponderle. I tre marinai, però, avevano visto un cartello una volta.
PISCINA
"Mamma, posso andare?" chiese la sirena tentativamente, ma determinata.
Scelse, fra i tanti della sua collezione, un tappo di sughero e sigillo' la richiesta.
"Devo andare. Sono in missione!"
"Va bene..." preoccupata, sì, ma anche lei avrebbe insistito per andare.
"Mi raccomando! Prudenza e testa. Testa e prudenza!" Il papà se ne era scivolato, sgattaiolato via. Inutile preoccuparlo. Ne sarebbe stato fiero.
Montarono in barca e via. La sirena nuotava davanti a loro cercando il cartello. Leggere? Era...e invece era proprio brava. Invece, quella cima del pagellino di suo fratello, contare contava, ma a caso. Per ora.
Rema che ti rirema, arrivarono al cartello
PISCINA
Scesero, misero la sirena in un bel secchio pieno di acqua di mare e, arrivati a bordo, eccola lì l'ala, che galleggiava beata.
"E ora che facciamo? Nessuno dei tre aveva mai visto una piscina. La sirena l'assaggiò. Fece una faccina rattrappita e schifata. Non ci avevano nemmeno messo il sale. Li guardo' perplesso. Nessuno dei tre sapeva cosa fare. Il più vecchio alzò il braccio. Eh sì, uno. L'altro lo aveva perso in chissà quale mare.
SWISH
L'ala si alzò su e si riattaccò dove aveva il moncherino. Seduta sotto un albero li guardava una bimba con un'aria divertita. Stava li' seduta proprio come una sirena. Mora però.

FIGURE
Il sole splendeva. Le onde correvano leggere. Una brezza rinfrescava l'aria della sera che si avvicinava. Un ultima nuotata! Penso'. E si tuffo'.
Il tempo di qualche bracciata e di un CLICK dalla riva che lo videro sparire.
Un triangolo ed un cerchio erano apparsi all'improvviso e lo avevano afferrato e trascinato giu'. Si guardarono negli occhi, increduli e preoccupati. E ora, che potevano fare?
Si sedettero sulla sabbia e ripercorsero con la mente le rapidissime fasi dell'episodio. Non ne venivano a capo. Al peggio, si sarebbero divisi la porzione extra di panzanella. Il pensiero li consolo' un poco, ma si rimisero subito a lambiccarsi il cervello.
All'improvviso
SPLASH
Uno schizzo li bagno' entrambi. Si guardarono intorno.
"Toh...un pesciolino cosi' e fai tutto sto spruzzo?"
"Ehi! Ascoltatemi! Lo volete ritrovare?"
"Beh, si', pensiamo di si" si consultarono i due.
"Bene, allora dovete seguire le mie istruzioni. Per prima cosa dovrete trovare del filo."
"Filo?" "Filo, si'. Quello da cucito." " E dove..?" "Cercate"
I due si misero subito a cercare sulla spiaggia palmo per palmo, anfratto per anfratto e fra le rocce. Quando si davano ormai per sconfitti, eccolo li', nascosto sotto le alghe. Lo presero e tornarono dal pesciolino.
"Adesso, uno di voi, un buon nuotatore, dovrà immergersi mentre l'altra tiene il filo.Mi raccomando, pero', non lo deve mai mollare. E quando lo sente tirare, deve arrotolarlo con tutta la forza che ha."
Una specie di filo di Arianna, pensarono. Il ragazzo si immerse. Quando fu sott'acqua il pesciolino gli indico' una bolla colorata. Seguila e ti porterà dalle altre.
Cosi' fu, e bolla dopo bolla, lo trovarono dentro una grotta circondato da un gruppo di figure geometriche che se lo tiravano.
"E' un cerchio un cerchio!". "Ma no...ma no non vedete la tendenza a triangolo?" "ma no, che dite mai...un quadrato!" " Ma se sembra un rettangolo!"
Il ragazzo, approfittando della poco regolare geometria che regnava nel regno lo afferrò, tiro' il filo e lo riportarono su.
Quanti di voi hanno pensato che la storia finiva cosi'? Ebbene no. Mentre il ragazzo si asciugava e scuoteva l'acqua di mare dall'orecchio sinistro, il salvato lo afferro' e, alè, ma dico io, siamo matti, gli fece fare un bel volo in mare, proprio nel punto concordato dove triangolo e cerchio lo aspettavano per scortarlo in pompa magna nella grotta.
E qui, con decisione unanime e in pieno accordo, fu trasformato in un rettangolo.
I due, intanto, si pappavano la panzanella soli soletti.