L' ALBERO DEI...
"Ma mamma! Babbo Natale e' nero? "
"No, cara, cioe' si'" dovette ammettere la mamma vedendolo fermo sul suo scooter allo stop in attesa che il semaforo diventasse verde.
Quella barbetta bianca l'aveva tratta in inganno e ora si trovava in un bel pasticcio. Infatti, subito quattro occhietti vivi e curiosi la inchiodarono sul perche', invece, fosse bianco.
La mamma li prese per mano. Attraversarono velocemente e con prudenza il viale trafficato e non appena arrivarono su un marciapiede tranquillo, comincio' ad avanzare qualche spiegazione.
"Tesoro! Attento alla cacca!" E lo tiro' via giusto in tempo. Le scarpe non erano nuove, pero'...
"Dunque, quel giorno Babbo Natale stava preparando..."
"Le uova di cioccolato?" penso'. E azzardo'. "Ma mamma quelle sono per Pasqua."
"E poi", aggiunse il bambino con aria saputella e strasicura di se', "si lecca sempre la faccia dopo aver preparato le tavolette."
"In effetti", riprese pensosa la mamma, cercando un nuovo piede narrativo di appoggio, "successe quella volta che mentre gli gnomi preparavano il carbone, Babbo Natale inciampo' sulle redini delle renne e fece un bel volo nel secchiellone del carbone."
"Ma mamma..." ribatterono in coro "quella e' la Befana!"
Non potevano condividere il domicilio? Penso' fra se' e se' la mamma. Poi vagli a spiegare anche questa.
Si aggiunse il grande che li aveva raggiunti dai suoi giri. Proseguirono sotto il ponte, poi lungo la fortezza, attraversarono un altro viale e via lungo le solite strade. I due non demordevano.
Fra un forse perche', che lascio a voi, e un ma no...che lascio pure a voi, arrivarono alla piazza. E li' li videro. Cadevano una ad una e poi, una volta al suolo, piano piano si gonfiavano e prendevano tutte un bel colore rosso fiammante e poi
PUFFETE
compariva anche un bel sacco. Poi si alzavano e si affrettavano di qua e di la' con il loro carico salutandosi sbrigativamente e guardando l'orologio che avevano al polso.
I 4 rimasero sbigottiti. Si fermarono. Poi ripresero la loro strada.
'Ma mamma!" si risenti' il coro, questa volta a tre voci, "Ma mamma! Dove le parcheggiano le renne?"
